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Il protagonista del romanzo non si distacca dal mondo pirandelliano. Vuole raccontare, in prima persona, i suoi primi quarant’anni di vita. La storia va dagli anni ’70 ad oggi. Lo fa ripercorrendo i ricordi della sua vita, archiviati nella sua mente. Il protagonista crede a un destino da lui non voluto. Qualcuno ha scritto un copione di cui noi facciamo parte. Un destino assegnato al momento della nascita. Nessuno è artefice delle proprie scelte. Una sorta di maschera da indossare in quei momenti di insicurezza e incomunicabilità col mondo intero. Momenti di vita senza fronzoli, senza particolari motivi strappalacrime. Un percorso di vita nei ricordi di tutto ciò che "era appena ieri". Come se il tempo avesse lasciato il suo segno, senza che noi ce ne fossimo accorti. Gerry, questo è il suo nome, viene cresciuto da una ragazza madre, con la quale è in continuo contrasto ideologico. Accetterà le delusioni e i fallimenti della madre, facendoli suoi, come punizione divina da lui non voluta. Il caso vuole che lui sia nato e racconti la sua storia, come una sorta di diario virtuale i cui momenti cardine sono scanditi da versi celebri dei cantautori a cui ha guardato come modello.
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Autore: Antonio Agosta
Genere: Narrativa
Anno pubblicazione: 2013
Casa editrice: Edizioni Croce
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