Non avevo mai pensato, prima
che la prassi
cantasse giubilo,
che i movimenti liberi, nel dì
fossero allegrezza
e che ogni respiro, regalato,
avesse un tal valore.
Un effimero manto
fra noi e la bestia
fra noi e la stupidità
fra noi e noi stessi.
Effimere e trasparenti barriere
come trasparente è l’aspide
che annaspa,
sgomitando.
Forse, dopo,
cambierò,
sperando che i pii propositi
non svaniscano
sulle ali
effimeri usberghi.
Data: 4 Aprile 2020